mercoledì 21 dicembre 2016

lunedì 19 dicembre 2016

SVEGLIA... PRESTO!


FOTO BY CAMILLA BOTTASSO

LA LEVATA DEL SOLE

FOTO BY ALESSIA DUTTO

E' un peccato che lo spettacolo della lavata del sole si svolga di 

mattino  presto, perchè non  ci  va nessuno.

FOTO BY LUDOVICA DEL BUONO

Se  si svolgesse al pomeriggio, tutti  accorrerebbero  entusiasti 

 invece, il  sole  deve dare spettacolo  senza  che  nessuno  gli batta 

le mani.


FOTO BY CAMILLA BOTTASSO


 Il  sole, comunque, non se  la preda  e fa sempre  più  bella la  sua 

 rappresentazione.


FOTO BY GABRIELE MARANGONI


Si fa   annunciare  da un  vento leggero, mentre è ancora buio.

Il vento muove appena le foglie degli alberi e increspa le acqua del 

mare.


Ecco, comincia a mandare una luce cinerea che presto invade il 

cielo: non è notte, non è giorno. 





Ma ora e' tutto pronto per lo spettacolo. 

Per prima cosa lancia nel cielo i carri delle nuvole, cariche d'oro e 

porpora.



Poi, invia una miriade di colori: ecco il violetto, ecco il lilla, ecco il turchino, l'arancione, il verde e il marrone.

Ora scaraventa  fontane di scintille e, tenendosi ancora nascosto, inizia il lancio delle  bombe luminose là dove mezz'ora  prima era notte.






E' pronto per uscire; squarcia l'orizzonte e, tra bagliori e lampeggiamenti, appare. 

FOTO BY LUDOVICA DEL BUONO

Ma nessuno batte le mani. Tutti dormono e nessuno ha visto.   
















                                                                                                                                                                                                                                                          

martedì 6 dicembre 2016

ITALIA da ASSAGGIARE

IL RISO

Oggi l’Italia è il maggior produttore europeo di riso.
La regione che ne produce di più è il Piemonte.
La capitale del riso è Vercelli: dalle risaie che circondano la città
 proviene più di 1/3 della produzione nazionale.
Oltre alla provincia di Vercelli, anche quella di Novara presenta il 
paesaggio tipico delle risaie: vaste distese pianeggianti coperte di
 acqua sotto la quale crescono pianticelle di riso.
Per garantire l’acqua, elemento indispensabile per la crescita del 
riso, nel corso dei secoli è stata costruita una fitta rete di canali, il 
più importante dei quali è il Canale Cavour che prende il nome
dallo statista piemontese dell’Ottocento che ne volle la costruzione.
La semina, la coltivazione e la raccolta del riso venivano praticate, 
un tempo, tutte a mano e costituivano un lavoro durissimo al quale 
si dedicavano soprattutto le donne.
Erano chiamate “mondine” e diventarono figure popolari negli 
anni Cinquanta, del secolo scorso, quando furono immortalate anche dal cinema.
Nei due mesi estivi, quando il lavoro era più intenso, lavoravano a 
decine di migliaia nelle risaie, immerse anche per dieci ore al 
giorno nell’acqua, perseguitate dalle zanzare, dall’umidità e 
dall’afa.
Oggi le mondine sono scomparse, sostituite da trattori, mietitrebbie 
e altri macchinari specializzati che hanno preso il loro posto nelle 
varie fasi della coltivazione.



Una risaia a Vercelli

Alessandro Cerutti